Dopo tanto vagare la Mila ha finalmente trovato una casa!

lunedì 18 aprile 2011

la coscienza e lo zelo





E' aprile ed è tornato l'inverno e già questo evidente ossimoro basterebbe per accendersi una sigaretta dopo il primo starnuto delle 8.10. Ma alla vista di un "quasi-metro" in vestaglia a pois, desisto e capisco perchè Sartre non aveva figli. Mi arrampico lassù, dove avevo sperato di non andare fino a ottobre, sul Monte Athos degli indumenti: il soppalco del cambio di stagione. Riapro scatole che avevo catalogato come punto di non ritorno e mi rinfilo il maglione a cui,come Alcibiade a Socrate, avevo detto: non avrò più bisogno di te.


Nella mia mente sarebbe il momento giusto per la seconda sigaretta della giornata ma ce la farò ed arriverò all'ora di pranzo,deve esserci un' anticchia di forza di volontà dimenticata in fondo a qualche tasca.......


Accompagno il "quasi-metro" all'asilo e mi dirigo felice verso il bar.


La situazione è idilliaca e rischi di incappare in un tubicino di carta bianca sembrano non esserci. Il gruppo di mamme che di solito fanno un inquinamento acustico compreso tra quello che produce un camion pesante a un metro e una discoteca, nello specifico concerto rock vicino al palco, sono migrate altrove. Oggi non discutono dell'ipotesi corso di cartapesta o forse lo fanno durante il massaggio olistico che si ripromettono di fare ogni mattina o forse sono state spedite dai loro mariti in seconde case insonorizzate a discutere fino allo stremo delle forze " quinoa si o quinoa no".


Silenzio. Caffè macchiato caldo al vetro :perfetto. La consistenza del latte e i disegni che questo crea con il caffè lo annoverano immediatamente tra i capolavori del ventunesimo secolo. Il Bavarese con cui contendo ogni mattina il giornale anche lui è assente e posso tenere contemporaneamente i tre quotidiani che il bar ci offre di leggere senza sensi di colpa kierkegaardiani. E come stare nella città di Zemrude:






"È l'umore di chi la guarda che dà alla città di Zemrude la sua forma"


(prima o poi una citazione di Calvino dovevo farla ora che l'ho fatta mi sento meglio).


A un certo punto,a rovinare il mio idillio arriva una nonna.Non una simpatica signora con bastone e parole crociate ma una nonna con accento russo e nipotino.Deve dargli la pera grattugiata, non lo avete letto sulla Pravda? Eppure è un avvenimento epocale, oggi è la sua prima pera, iniziamo lo svezzamento.La garrula notizia si fonde con la lettura della terza pagina del Corriere con il risultato che adesso mi sembra di ricordare che nella foto che accompagnava l'articolo su Borges, questi avesse un bavaglino ricamato. L'istinto è quello di fumare ma la signora, che evidentemente è un apostolo di Veronesi travestito da balia mitteleuropea, misteriosamente si siede vicino a me nonostante il bar abbia tutti i tavolini vuoti. Perchè?mi chiedo.Non c'era motivo ,almeno non evidente...Forse cabalistico ma razionale proprio no.Il risultato è che non fumo.Non posso pensare che quel bambino assaporando la pera anni dopo come una madeleine proustiana si ricordi di una signora con le calze a righe che lo impestava di fumo passivo spingendolo a diventare uno scrittore di libri tipo "E'facile smettere di fumare se non hai mai iniziato". Comunque, quando all'ennesima cattiva notizia del quotidiano sta per nascere in me l'unico pensiero con un minimo di spessore della giornata ,la signora mi informa garrula che, visto che la figlia non le ha messo una bavetta pulita, ha usato un pannolino.Chi l'ha detto che il pragmatismo è un'esclusività di pensiero americana?Si può attuare anche con spiccato accento bielorusso. Io li guardo, mi intenerisco per un istante e penso che in fondo è solo un bambino.



Ma la parentesi romantica dura un nano secondo. In quel momento un cane, che qualcuno ha legato fuori dal bar, mi fa delle feste e mi salta addosso.Ora, niente contro i cani per carità ,ma mettiamo il caso che non abbia voglia di giocare (vuoi anche per tutto quello successo fin'ora) e soprattutto vuoi che io abbia deciso che a questo cappotto voglio fargli vedere anche il 2012, perchè mi devo trovare in questa situazione?Mi altero e cambio tavolo. La padrona esce e mi chiede scusa,carina, ma poi aggiunge "Forse pensava che avessi un cornetto da dargli ". Ah! Quindi se avessi avuto l'unico lievito dal vago sapore dolce della giornata che mi concedo ogni tanto dando tregua al mio pane azzimo,lui l'avrebbe impetrato? Quasi quasi mi sento fortunata ma una sigaretta me la fumo. E faccio bene perchè tornando vengo inzuppata da qualcuno che sta lavando il vetro della sua auto con le spazzole tergicristallo. Se non avessi fumato adesso sarei al commissariato colpevole di omicidio,invece mi faccio una risata.Elenco puntato


In quel preciso istante mi torna in mente la mia professoressa di Storia e filosofia del liceo che,, prima di intraprendere una lezione sul concordato di Worms, spegneva una bella Stop senza filtro sulla porta verdolina della nostra classe.Quel gesto bislacco evidentemente era il suo calmante e le impediva di non fare una strage quando le facevamo saltare i nervi perchè più adatti al riformatorio che allo studio della Riforma.Cara professoressa,oggi mi sento di capirla e ringrazio quel suo vizio che salvò, magari non la vita ma l'estate di molti di noi.


Come dicono le Gauloises:libertè,toujour.


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